Al Passo col Digitale 2.0 è un progetto proposto dal Comune di Conegliano, in collaborazione con la Camera di Commercio Belluno – Treviso e Ascom Confcommercio Conegliano, in continuità con la prima edizione svoltasi nel 2019, per verificare il grado di digitalizzazione dei commercianti di Conegliano. Gli attori principali sono gli studenti della 4L del liceo ‘Marconi’ di Conegliano, indirizzo economico-sociale, che, nell’ambito di un Progetto di PCTO hanno realizzato una ricerca sul grado di digitalizzazione dei negozi ubicati nel centro della città. La ricerca è stata presentata alle imprese e alla cittadinanza presso l’Aula Magna dell’Istituto, mercoledì 26 febbraio 2025.

I ragazzi e i docenti dell’Istituto “G. Marconi” di Conegliano hanno investito circa 40 ore per questo PCTO, cimentandosi in un vero e proprio progetto di ricerca socioeconomica, progettando il questionario, effettuando quasi 100 interviste a negozi ubicati nel centro della città di Conegliano e approcciandosi alle tecniche statistiche di elaborazione dati. Il tutto con il preziosissimo aiuto dell’ufficio studi della Camera di Commercio di Treviso-Belluno.
Il tema indagato e le metodologie di lavoro adottate hanno permesso agli studenti di sviluppare la cosiddetta “cittadinanza digitale”, guadagnando consapevolezza sulle opportunità professionali legate al digitale e sullo sviluppo di competenze trasversali, di relazione, di comunicazione e di lavoro di gruppo.
Il progetto ha anche la validità di “ponte intergenerazionale” tra studenti e negozianti sulle opportunità e criticità legate alle tecnologie digitali.
Queste alcune considerazioni da parte degli studenti partecipanti:
“Il progetto di interviste ai negozianti di Conegliano ha rappresentato per noi un’importante occasione di dialogo tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro. Attraverso le testimonianze raccolte abbiamo potuto capire le sfide e le opportunità legate alla digitalizzazione nelle attività commerciali. Social Network, uso evoluto del sito internet, ricorso all’ e-commerce sono tutti elementi essenziali per la crescita: dei negozi come del tessuto urbano nel quale la nostra scuola è inserita. Tuttavia, abbiamo potuto cogliere anche quanti ostacoli ancora esistano, di natura tecnica, economica, culturale: contiamo che la nostra ricerca possa fornire degli spunti per superarli.
La ricerca ha evidenziato come sia cresciuto il grado di digitalizzazione dei negozi di Conegliano. Lo possiamo dire perchè cinque anni fa lo stesso Liceo “Marconi” venne coinvolto dagli stessi soggetti promotori in un’analoga mappatura, con interviste confrontabili con quelle della presente indagine”.
Questi i principali esiti del confronto:
Sito internet: la quota dei negozianti che utilizzano un sito internet al momento è stabile rispetto a 5 anni fa, attorno al 60% degli intervistati. E’ comunque destinata ad aumentare di ulteriori 10 punti percentuali nell’immediato futuro, considerando coloro che, non avendo oggi un sito, hanno dichiarato propensione a fare un investimento al riguardo;
Social network: era già cinque fa lo strumento digitale più diffuso, coinvolgeva l’81% degli intervistati. Oggi le più note tipologie di “social” sono utilizzate dall’85% degli intervistati, quota che si spinger verso il 90% considerando le propensioni all’investimento anche dei negozianti che finora se ne sono tenuti alla larga;
e-commerce: nei cinque anni considerati (2019-2024) la quota di negozianti che praticano anche commercio elettronico, in parallelo alla gestione del negozio fisico, passa dal 25% al 34% degli intervistati. E’ lo strumento che conosce il maggiore incremento della platea di utilizzatori: un dato che apre un interessante crepa nell’idea che e-commerce ed esperienza fisica di vendita siano mondi inconciliabili.
Più relazioni e più vendite: quali gli effetti? Secondo i negozianti intervistati, adottando questi strumenti aumenta certamente la visibilità del negozio, aumenta la clientela, non sempre aumentano le vendite. Questo potrebbe essere un primo bilancio. Da leggere in controluce per cogliere alcuni aspetti sottotraccia: se vendite ci sono, con l’e-commerce, queste sono a compensazione, su altre piazze, del calo generalizzato dei consumi. Al netto di questo fenomeno, gli strumenti digitali sono da intendersi soprattutto per creare/consolidare relazioni. La connessione digitale è l’estensione e l’ulteriore arricchimento della relazione fisica, che è tipica e irrinunciabile del negozio di vicinato. E in tal senso dovrebbe essere sviluppata, anche in un modo più sofisticato.
Aree di miglioramento: Poco, infatti, si investe sull’uso dei social per migliorare l’interazione con il cliente, in funzione di una lettura fine dei suoi bisogni, con una conseguente gestione della varietà e distintività degli assortimenti che soddisfi pienamente la clientela e renda attrattiva l’esperienza d’acquisto in centro. C’è molto da lavorare al riguardo per passare dall’uso dei social e del sito come mera pubblicità del negozio, a queste forme più evolute di interazione. E poi, per queste strategie, serve anche imparare a misurare i risultati: meno di un negoziante su 2 adotta strumenti sistematici di monitoraggio di quanto succede sul proprio sito o sul proprio profilo social.
I diffidenti e le barriere d’ingresso: Evidente dai dati sugli “adottanti” anche il cono d’ombra dei diffidenti, di coloro che ancora si tengono alla larga da questi strumenti digitali. Per motivi diversi. Questi i più ricorrenti fra quelli dichiarati:
- Non immediata comprensione del rapporto costi-benefici (barriera economica);
- Gestione troppo impegnativa (barriera organizzativa), cui si associa anche una non conoscenza piena degli strumenti digitali e di come approcciarsi ad una gestione magari con il supporto (bilanciato, non esclusivo) di terzi professionisti;
- Presunta incompatibilità con l’attività o la clientela (barriera culturale tutto sommato facilmente superabile da casi reali che smentiscono alcuni luoghi comuni circa il non utilizzo degli strumenti digitali da parte, ad esempio, degli anziani);
- Giudizio sfiduciato in partenza sui vantaggi che tali strumenti possano portare all’attività (barriera culturale più difficile da superare, magari anche alimentata da infelici esperienze nel passato);
- Il negozio dentro un eco-sistema urbano vitale. Il questionario degli studenti ha infine indagato anche questa profonda relazione esistente tra commercio di vicinato, esperienza dello shopping e centro urbano. Molteplici le indicazioni, dalle più ovvie e comunque fondamentali (più sicurezza; più parcheggi) a quelle che entrano fra loro in contraddizione: “sì e no alle chiusure del centro al traffico”; “più eventi per attrarre gente in centro; ma anche no perchè tanto fanno lavorare solo i bar”. Polarizzazioni che evidentemente necessitano di un dibattito per trovare la quadra giusta, i giusti fattori di attrattività. Molto evolute ed interessanti le considerazioni tramite le quali i negozianti si pongono essi stessi attori del processo di rivitalizzazione di un centro urbano: tramite l’innovazione, i servizi digitali, per puntare davvero a quella “varietà e distintività nell’offerta di prodotti” che ti invoglia ad andare per vetrine, a passeggio per la città, piuttosto che in un anonimo centro commerciale.
Per il proseguimento del progetto, l’Amministrazione del Comune di Conegliano renderà i risultati disponibili a un gruppo di esperti di Digital Marketing, che, sulla base di tali dati, organizzerà un ciclo di tre incontri previsti per il mese di maggio 2025, precisamente il 14, il 21 e il 28, presso la Sala Conferenze dell’Innovationlab. Gli incontri, aperti a tutta la cittadinanza, inclusi i commercianti, avranno l’obiettivo di rispondere alle domande emerse dai risultati del progetto ‘Al Passo col Digitale’, recentemente concluso.
Gianbruno Panizzutti – assessore all’Istruzione e Politiche Giovanili del Comune di Conegliano
“Al Passo con il Digitale 2.0′ rappresenta un eccellente esempio di come un progetto di alternanza scuola-lavoro possa trasformarsi non solo in un’importante occasione di crescita per i nostri giovani, ma anche in un’opportunità di collaborazione tra scuola, istituzioni locali e amministrazione comunale.
Questa mappatura offre una panoramica chiara sull’evoluzione delle nuove tecnologie nel settore del commercio cittadino e, allo stesso tempo, permette di analizzare i bisogni e le difficoltà dei commercianti, aiutandoci a individuare soluzioni concrete per supportare un settore che affronta sfide significative nei centri urbani.
Un plauso alla Camera di Commercio di Treviso-Belluno per l’ottima direzione dei lavori, ad Ascom Confcommercio per la collaborazione e un grandissimo e sincero ringraziamento agli studenti e ai docenti del Liceo Marconi per l’impegno profuso e il brillante risultato raggiunto. Questo lavoro, in continuità con i risultati della prima edizione del progetto del 2019, rappresenta un’importante tappa per lo sviluppo futuro dell’iniziativa e per rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato, così da affrontare le criticità con una visione condivisa e strategie efficaci.”